DIARIO DEL VIAGGIO IN ISLANDA CONCLUSO. DIARIO DEL VIAGGIO IN NORVEGIA, ISOLE LOFOTEN IN CORSO. BUONA LETTURA!

sabato 3 marzo 2012

Islanda 2009: day 12 - Jökulsárlón e Svartifoss

Con una giornata abbastanza tranquilla alle spalle, abbiamo finalmente recuperato le energie per affrontare gli ultimi giorni di viaggio. Il programma di oggi è intenso poiché prevede inizialmente la laguna Jökulsárlón, quindi la visita alla cascata dal cuore di basalto nero di Svartifoss. Il resto della giornata invece viene improvvisata, con grande soddisfazione per le tante cose da vedere in uno dei tratti più ricchi della Ring Road.

Dopo le piogge della notte, la mattina è nuvolosa ma con qualche apertura di cielo sereno. Con questo clima decidiamo di visitare lo Jökulsárlón a bordo dei mezzi anfibi che vengono organizzati per i turisti. Vestiti con giubbotti di salvataggio si salpa!

Inside Jökulsárlón

Lo spettacolo degli iceberg è assicurato. L'atmosfera grigia ma luminosa mette bene in risalto i colori e le sfumature di questi grandi blocchi di ghiaccio.

Iceberg

Al ritorno sulla costa non siamo ancora sazi di questo luogo fiabesco e non lontano dal centro turistico troviamo una spiaggia lavica di colore nero su cui si sono arenati alcuni iceberg. Questo è lo sbocco in mare aperto dello Jökulsárlón. Ci si perde fra tanti blocchi di ghiaccio, la voglia di immortalare questa meraviglia è tanta.

Ice beach

Ice beach sun

Dopo un'intera mattina trascorsa in questo luogo, uno dei più magici d'Islanda, è difficile andarsene via. Come una sorta di consolazione, la strada presso la Jökulsárlón ci saluta con un grande arcobaleno.

Rainbow Road

Ci dirigiamo quindi verso il centro del parco nazionale di Skaftafell, noto principalmente per la cascata di Svartifoss e l'escursionismo sui lembi del ghiacciaio Vatnajökull. Parcheggiata la macchina, ci dirigiamo verso Svartifoss con un sentiero di montagna. La salita non è particolarmente onerosa, il sentiero è di tipo boschivo e infine la cascata ci compare innanzi in tutto il suo splendore, un cuore di colonne basaltiche tra le quali ci inerpichiamo per le fotografie.

Svartifoss


Svartifoss

Il flusso della cascata è piuttosto sottile e fa un forte scroscio sul fondo. Cerco di catturare l'anima di questo posto con questa mia personale interpretazione, cercando di trovare in questo scenario una visione quasi onirica.

The black stream

Torniamo alla macchina contenti e pieni di bellezza negli occhi. Lungo la strada per la prossima guesthouse di Hunkubakkar, alle pendici verdi di una montagna, scopriamo (anche grazie alla guida stradale) la località di Núpsstaður. Questa caratteristica località è conosciuta per la chiesetta e le case dai tetti di torba (in passato una stazione di sosta per le carovane).

Núpsstaður

Núpsstaður church

Ci rechiamo infine presso la guesthouse odierna, situata nel mezzo della natura, vicino a un canyon e alla gola di un fiume che scorre nel terreno vulcanico. Prima di cena andiamo a visitare la vicina formazione basaltica di Kirkjugolf, una sorta di pavimento naturale dalla geometria esaedrica di circa 80 mq di superficie. Sembra il pavimento di un'antica costruzione...ma è una formazione assolutamente naturale nel bel mezzo di un prato del villaggio.

Kirkjugolf

La sera, dopo cena, usciamo ancora per andare alla scoperta del "macabro" canyon Fjarðrárgljúfur. Il luogo è veramente spettrale, poiché il canyon ha delle aspre forme che di notte assumono un aspetto inquietante. Tuttavia sul suo fondo scorre placidamente un fiume, in mezzo a un perfetto ed immacolato prato d'erba.

Fjarðrárgljúfur canyon

Si conclude così una delle giornate più ricche del viaggio, con il ritorno presso la guesthouse di Hunkubakkar. La camera è situata in un'isolata casetta facente parte di un complesso che ricorda tanto i campeggi americani. Questa è una delle guesthouse più accoglienti del viaggio.

Hunkubakkar guesthouse

Il percorso della giornata odierna:



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